02 marzo 2010

secolarizzazione

Sto leggendo un libro eccezionale anche se un vero mattone (già solo il fatto che sia di 950 pagine ne fa un mattone anche come dimensioni). Si intitola "L'età secolare" ed è stato scritto da Charles Taylor, un filosofo americano. Ripercorre tutte le origini della secolarizzazione e della noncredenza contemporanee. Soprattutto ha una tesi sulla quale da tempo sto riflettendo e ora mi ritrovo scritta e ampiamente documentata. La tesi è questa: l'ateismo contemporaneo non è un'altra cosa rispetto alla fede ma è stato uno sviluppo della fede stessa. Un po' come quando da giovani si mette in discussione tutto quanto è stato da bambini, ma per poi magari interiorizzarlo personalmente. E' vero che uno rischia di buttare tutto e così molto dell'ateismo contemporaneo tende a buttare via la fede. Ma sarebbe poco saggio combatterlo, così come è poco saggio che un genitore combatta contro il figlio solo perché contesta. Semmai è meglio continuare a testimoniare il valore di un patrimonio di fede e con molta pazienza e benevolenza attendere, sapendo sempre dare ragione della speranza, ma solo se richiesto...

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