la fede semplice
Un'altra chicca della benedizione delle famiglie, questa volta che illumina bene la "fede dei semplici", anche se confina con la superstizione... Anziana malata che visitiamo tutti i mesi e che ha una fede molto grande. Racconta di suo nipote con famiglia in ristrettezze economiche che non può comprarsi il completo per la scuola. Allora va a giocare un euro alle slot-machines dopo aver pregato intensamente e fatto voto di andare a messa almeno per quattro domeniche. Vince. Ne ha per comprarsi il completo e il resto lo distribuisce ai genitori, alla nonna e alla zia. La nonna gli ricorda il voto e lui lo mantiene. Gli piace la messa... e continua a partecipare anche oltre il mese "dovuto".
Mi immagino il Signore che si fa qualche risata e che non disdegna la situazione. Se non lo fa lui, non lo faremo certamente noi...
2 Commenti:
Mi viene in mente quella storiella che racconta Anthony de Mello, nel suo “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”.
Si racconta di un uomo continua a chiedere a Dio di poter vincere alla lotteria. Alla fine Dio, stufo delle incessanti richieste, gli risponde:
“Va bene, ti farò vincere alla lotteria, ma tu almeno compra il biglietto!”
Il brano precedente e quello che segue li avevo già scritti in risposta ad un tuo post di qualche mese fa e qui cade a fagiolo!
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Poiché tutti coloro che chiedono riceveranno"
Siamo nell'anno della Fede e non ho mai capito, però, la contrapposizione della "fede dei semplici" a quella dei "colti e dei teologi" e la presa in giro di queste "piccole superstizioni": come si fa a definire oggettivamente quale sia la più corretta?
Non è scritto forse che "la fede dei semplici che abbatte i falsi dèi" e "la fede dei semplici è la vera saggezza"?
infatti la mia era una compiuta ammirazione per la fede dei semplici...
ma c'è la liturgia di domani che ne parla a piene mani
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