28 ottobre 2012

vino nuovo in otri vecchi

Ultimamente si riparla della catechesi 0-6 anni come se fosse la panacea di tutti i problemi. Lì sì che si possono fare cose interessanti, perchè si coinvolgono direttamente e in modo naturale genitori e famiglie. Ed ecco programmi, sussidi, sollecitazioni, come se i bambini e i genitori di bambini piccoli fossero tutti uguali. Nella migliore delle ipotesi come se quello fosse l'aggancio giusto per rimotivare alla fede.
Poi si legge il documento dei vescovi austriaci intitolato "Annuncio e nuova evangelizzazione" e si entra in un altro mondo. Lì si parte da una breve introduzione su cosa sia l'annuncio (distinguendolo da evangelizzazione, nuova evangelizzazione e da catechesi). Poi si danno linee di osservazione del mondo di oggi (per es. i segni dei tempi da ricercare, il pluralismo per cui l'annuncio cristiano è uno dei tanti, la sensibilità estetica, la religiosità contemporanea, il legame tra fede e vita, la centralità della libertà, le tensioni tra Chiesa e società e all'interno della chiesa). Quindi si delinea la dinamica dell'annuncio: primo annuncio, rafforzamento, catechesi, decisione e approfondimento. Un accenno alle persone che devono annunciare e allo stile giusto (cristocentrico, religioso-spirituale, conforme al Vangelo, da persona a persona, legato alla situazione, ecc.). Quindi la chicca: i punti di aggancio per annunciare e, udite udite, la parrocchia è uno fra mille. Ci sono: la vita quotidiana, l'amore del prossimo, le associazioni, le piccole comunità, i luoghi della fede, i tempi particolari, i pellegrinaggi, la devozione popolare, gli asili d'infanzia, la scuola e l'ora di religione, i luoghi di formazione, l'accompagnamento d'aiuto, la presenza, l'arte e l'architettura, i progetti. E poi il documento va avanti: puoi leggerlo su Il Regno  documenti di settembre 2012.
Già: da noi la minestra è scaldata. Come se la parrocchia fosse il centro e tutto ruota attorno ad essa. Anche la catechesi 0-6. Vino nuovo in otri vecchi, ma secondo il Vangelo sono gli otri a rompersi...

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