10 febbraio 2013

animali come persone

Ieri durante la benedizione delle famiglie, parlando con un signore che conoscevo già per altro ho scoperto che ha vero senso di pietà per gli essere viventi (anche piante e animali). Al punto che lui stesso confessava di non togliere le ragnatele, ma di aver scoperto come dare da mangiare ad un ragnetto rintanato in un buco del muro delle piccole palline di carne. Ora ogni giorno alla stessa ora lui fa capolino dal buco per verificare se arriva la pappa... Lì per lì stavo per scoppiare a ridere, perché me lo vedevo mentre dava da mangiare a... un ragno. Poi mi sono venute in mente tutte le osservazioni critiche che si fanno a quelli che hanno un amore smisurato per le bestie (del tipo: magari poi non hanno lo stesso affetto per gli esseri umani..). In realtà non potrebbe essere un segno di progresso anche nell'umanizzazione complessiva del mondo? In fondo anche s. Paolo scrive che la creazione attende di essere salvata e che l'uomo è un anello fondamentale di questa salvezza. Ai critici bisognerebbe porre una domanda: chissà se quando qualcuno si dimostrava "umano" verso gli schiavi ci fossero altri che osservavano: "se la stessa umanità riservata agli schiavi, venisse riservata ai liberi...".

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