22 ottobre 2013

francia neocoloniale

Ieri sono venuti a pranzo due della Costa d'Avorio, un sacerdote e suo fratello. Poi ho fatto il viaggio in treno con il fratello fino ad Alessandria e mi ha parlato un po' della situazione nel suo paese e dei trighi che la Francia continua ad ordire nelle ex colonie per assicurarsi parte delle ricchezze. Per esempio la rivolta di qualche anno fa contro il governo sarebbe stata sobillata da gruppi legati alla Francia. E poi ha detto una cosa che mi ha colpito: in Italia la gente sa lavorare e anche se la crisi sembra colpirla di più rispetto alla Francia, in realtà si risolleverà prima. Invece in Francia i francesi non lavorano e cercano i lavori intellettuali, lasciando agli stranieri i lavori manuali. Ma quando l'Africa si ribellerà contro le mire francesi, allora la Francia cadrà in una crisi ben più profonda... Secondo lui neanche l'Inghilterra è così "razziatrice" sulle sue ex colonie come lo è la Francia.
In realtà lui conosce bene due zone dell'Italia: l'Emilia e il Veneto, perciò ha visto la rete di aziende famigliari che c'è. Non tutta l'Italia è piazzata così, però uno sguardo dall'esterno di questo genere fa sempre ben sperare...

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