08 ottobre 2013

teoria e pratica

Ieri sono stato all'inaugurazione dell'anno accademico dello Studio Teologico e dell'Istituto di Scienze religiose di Alessandria. La prolusione di Duilio Arbarello è stata molto interessante, perché ha esposto la situazione della fede nella società secolarizzata, prendendo spunto dal libro "L'età secolare " di Charles Taylor. Non era solo un'analisi ma una proposta concreta di come rilanciare l'annuncio del Vangelo: tra le altre cose una delle vie preferenziali era quella della "bellezza". In sostanza far percepire la bellezza della fede cristiana senza tante spiegazioni o richieste, che eventualmente possono venire in un secondo momento "se richieste". In assoluta libertà, come pare sia la modalità oggi di proporre e accogliere le cose.
Prima però c'era stata la messa celebrata in San Baudolino: gelo assoluto. Chiesa grigia e semibuia con selciato in presbiterio e intorno all'altare "da piscina" (come qualcuno ha detto). Celebrante con tono monocorde e una lunga digressione sull'umiltà come ingrediente della vera sapienza (detto con voce grave, quasi ad accentuare il senso di "umiltà depressiva"). Ministranti che si muovevano da automi, quasi fossero stati caricati con pile duracel (presente quella pubblicità?). Assemblea nella penombra.
Speriamo che nessuno "lontano dalla fede e dalla chiesa" sia entrato casualmente in quel momento...

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