12 febbraio 2014

gratuità

Questa mattina c'è stato il terzo incontro di aggiornamento del clero sull'esortazione Evangelii Gaudium.Il relatore, don Roberto Repole, teologo di Torino, ha incentrato tutta la riflessione e la novità dell'esortazione sulla categoria del "dono". Una nuova evangelizzazione che tenga conto del contesto secolare può essere efficace se viene percepita come dono gratuito, in estrema libertà e che sgorga dalla consapevolezza di essere stati beneficiati da un duplice dono altrettanto gratuito (anzi, pagato a caro prezzo): il dono del Figlio da parte del Padre e il dono dello Spirito.
Pensavo che questa impostazione spazza via l'idea di "dovere". Ecco alcuni corto circuiti:
- tu puoi anche non credere, ma se ti dichiari credente devi fare questo e quest'altro
- se vuoi ricevere il Battesimo o altri sacramenti devi fare così e così
- un sacerdote deve fare il proprio dovere fino in fondo, ma lo deve fare col sorriso sulle labbra
- devi essere caritatevole e devi perdonare sempre tutti
- devi....
Il "dovere" che scaturisce dall'amore è diverso dal dovere dell'obbligo formale e dal dovere del ruolo. Certo è una bella rivoluzione, ma senza questa l'Evangelium è senza gaudium!

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