07 novembre 2014

economisti: gente da XIX secolo...

Ieri all'aggiornamento dei docenti di filosofia e teologia di Università di Torino e facoltà teologica, durante il quale stiamo affrontando la questione del capitalismo e del suo ruolo all'interno del sistema culturale europeo, siamo stati tutti concordi su un punto: gli economisti sono strani "scienziati" di una scienza del XIX secolo, quando non si metteva mai in discussione e riteneva che i suoi assunti fossero evidenti e i risultati della sua ricerca assolutamente certi. L'economia è l'unica pseudoscienza che pensa che le persone siano mosse da un agire di tipo razionale (massimizzare i profitti e minimizzare i costi) salvo poi chiedersi come mai in effetti a volte si comportino diversamente, irrazionalmente. Neanche Max Weber li avrebbe assecondati: quando lui parlava dell'agire umano ne riconosceva due forme razionali: rispetto allo scopo (quello dei nostri "ineffabili") e quello rispetto al valore.
Mai una crisi è stata prevista dagli economisti. Purtroppo sono diventati i santoni del mondo contemporaneo e gli altri ci vanno dietro come burini. Forse bisognerà chiedere di fare un salto nel XXI secolo: gli scontiamo il passaggio al XX....

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