09 giugno 2017

che programma fate?

Questa è la domanda che mi è stata rivolta da un ghanese che ho incontrato durante la benedizione delle famiglie e con cui ho parlato un po'. Lui è pentecostale evangelico, anche se ad Asti, non avendo trovato chiese simili, si è affiliato a Deep Alive, che ho capito essere una chiesa evangelica di matrice statunitense, tutta centrata sul culto attraverso musica e annuncio evangelico. Ne avevo letto in abbondanza di queste chiese mentre preparavo l'articolo sulla religiosità anglosassone della generazione X (nati tra il 1964 e il 1980). Così lui si è informato sul "programma" che offriamo noi nella chiesa cattolica del quartiere e ha detto che verrà a trovarmi. Non sapevo cosa rispondergli: non mi è mai capitato di parlare della liturgia come di un "pacchetto di offerta religiosa", ma ho provato ad adattarmi.
E' proprio vero: a volte il dialogo deve partire dal trovare un comune vocabolario.

"E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore" (Gv 10,16)

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