07 giugno 2017

grezzi sui profughi

Ieri sera c'è stato un incontro di visita pastorale del Vescovo in una vicaria che comprende alcuni paesi intorno a Villafranca. Erano stati invitati amministratori, forze di volontariato e altre realtà laicali che lavorano sul territorio. Nel dibattito molto partecipato alla fine si è levata la voce fuori campo del vicesindaco di Villafranca che ha fatto la sua riflessione un po' grezza sui profughi, affermando che un pensionato è costretto a vivere con 600 euro al mese mentre lo Stato paga per i profughi 1000 euro. Detta così viene in mente di prendere lo stato (forse voleva dire "il governo" perchè lo stato siamo anche noi) e di bastonarlo.
Invece le cose vanno dette diversamente:
1) un pensionato matura un diritto acquisito: che poi sia poco, questo è altro discorso
2) un profugo non incassa nessun 1000 euro mensili, ma quella cifra serve perchè anche lui eserciti il proprio diritto di scappare dai luoghi di guerra e di minaccia per la propria vita
3) le cose si complicano e i discorsi si intrecciano perchè
       a) non sono solo qualche centinaia di profughi e di dissidenti come capitava per chi fuggiva dal regime comunista russo, ma migliaia di migliaia in fuga
       b) perchè possano scappare ed essere accolti è necessario pagare in modo straordinario e affidarsi a realtà convenzionate
       c) qui si infilano tre ulteriori complicazioni: realtà convenzionate che ci speculano, delinquenti che fanno affari sugli sbarchi e la difficoltà di distinguere tra rifugiato politico e migrante economico
Ecco perchè il problema è complesso ed è da irresponsabili (oppure lo si fa per interesse politico personale) ingarbugliare tutto e generare ulteriore torbido malcontento.

"Non essere ipocrita davanti agli uomini
e fa' attenzione alle parole che dici." (Sir 1,29)

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