10 ottobre 2018

pena di morte

Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte. Nella rassegna stampa di questa mattina in radio ne ha parlato Marco Tarquinio, direttore di Avvenire,che la conduce per questa settimana e l'ha messa come prima notizia, anche se dei giornali solo due ce l'hanno in prima pagina. Tutti troppo presi da questioni economiche, importanti sì ma che non segnano l'umanità di una società. Ecco: questa è la deriva che è stata presa negli ultimi 30 anni dalla caduta del muro di Berlino in qua. L'economia ha impazzato e teorie assolutamente discutibili sono diventati veri e propri dogmi. Siamo in preda alle oscillazioni di decimali sapendo che dietro non ci sono solo dei numeri, ma marea di capitali che si spostano mandando alla malore a volte interi stati. E la scienza economica è considerata "scienza esatta", quando neanche più la fisica, la chimica, l'astronomia, ecc. si considerano ormai più così: solo gli economisti sono "esatti".
Il pensare che il grado di umanità di una nazione lo si misura dalle condizioni delle sue carceri, invertirebbe certamente le priorità e ci farebbe riaprire gli occhi sulla realtà e non su qualche proiezione finanziaria.

"Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!»" (Gn 4,15)

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