10 gennaio 2019

buona stampa

Ieri ho avuto due esempi di buona stampa, fuori dal solito circo mediatico. Rileggendo l'Avvenire di domenica scorsa c'era in prima pagina un editoriale del sociologo Maurizio Ambrosini, esperto di dinamiche migratorie, che finalmente ha messo in luce la vera questione dell'immigrazione. Germania, Giappone e perfino gli Stati Uniti (a prescindere da quel trombone di Trump) stanno cambiando politica, accogliendo migranti economici (e non profughi politici) perchè hanno bisogno di manodopera. Non ci vuole molto a capirlo: la situazione di denatalità obbliga a far arrivare persone da altre parti... Perciò il dibattito acceso sui media tra pro e contro gli arrivi degli immigrati non ha ragione di esistere. L'Ungheria, che pare accecata, per non fare arrivare stranieri è obbligata a emanare una legge che consente massicci straordinari per far fronte al lavoro.
Il secondo esempio è un articolo di Franco Gesualdi sul mensile dei missionari della Consolata in cui fa notare tutte le bufale della questione del debito pubblico: sta diventando un problema solo perchè vige la scuola neoliberista che vorrebbe piegare gli Stati alle esigenze di mercato. Altrimenti ci sarebbe il modo di ridurlo. Anche qui il circo mediatico non permette di ragionare ma obbliga a prendere posizione a favore o contro i decimali in più o in meno di deficit.
E' proprio vero: meglio decidere prima a tavolino quali sono i media più seri e che aiutano a capire e per il resto lasciar fallire gli altri e spegnere le Tv.

"La nostra schiavitù non ci guadagnerà alcun favore, perché la porrà a nostro disonore il Signore Dio nostro. " (Gdt 8,23)

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