11 luglio 2020

The Milky Way

"La Via Lattea" è il comprensorio sciistico in testa alla val Susa e Chisone e al di là del confine francese, dove si svolgono le scene del docufilm "The Milky Way" che ieri sera ho visto per iniziativa delle Acli e di una associazione nata dall'esperienza dell'insegnamento degli italiani agli stranieri. L'intuizione potente di far capire che questi confini sono artificiali e che da sempre sono stati attraversati anche clandestinamente da gente che voleva cercare un futuro migliore mi ha fatto riflettere su cosa significa "legalità". Non coincide con umanità, anche se può esserne una delle espressioni più alte.
Vedere africani che affrontano le Alpi come se fossero delle colline (e viene in mente, chissà perchè, Annibale...) stringe il cuore e ti chiedi il cuore ce l'abbiano certi personaggi (forse è coperto da peli belli lunghi). Ma sicuramente ti dà un po' più più di entusiasmo per combattere il legalismo  formale travestito da "rispetto degli altri" che certi modi di leggere le normative anticovid genera, bloccando spinte umane per dare finalmente nuovi spazi ai ragazzi e magari lasciando correre su comportamenti (quelli sì irresponsabili) di coloro che di queste norme se ne strafregano proprio.
E comunque faranno testo i libri di storia futuri: sul modo con cui abbiamo trattato questi stranieri ma anche su cosa effettivamente è successo in questa epidemia.

"Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?»." (Gn 4,9)

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