26 dicembre 2020

Libri vecchi ma utili

 Ho sempre pensato che un conto è un libro "classico", che è sempre attuale e un conto è un libro vecchio. Ho anche sempre pensato che un libro vecchio non sia il caso di leggerlo: ci sono libri più nuovi che lo tengono in considerazione e lo superano. Per esempio i commentari alla Bibbia. Ma mi devo ricredere. Sto leggendo un libro "vecchio", una raccolta di scritti del biblista Ignace de la Potterie su Giovanni: era un libro che qualcuno aveva lasciato in fondo alla chiesa insieme ad altri e che avevo deciso di leggere. Oggi ho scoperto una cosa che non avevo mai letto da nessuna parte. Nel capitolo 21, quando si parla del Risorto che appare agli apostoli sul lago di Tiberiade e dopo la pesca miracolosa si intrattiene con Pietro, viene usata l'espressione "Simone di Giovanni, mi ami più di costoro?". Ora Ignace de la Potterie afferma che la traduzione trae in inganno perchè sembra che Gesù chieda a Pietro se lo ama più degli altri apostoli. Invece, argomentando sul testo greco (e io non mi avventuro, ma mi fido...), afferma che sia meglio tradurre: "Simone di Giovanni, mi ami più di queste cose?" (cioè il pescare, il tran tran a cui è ritornato, ecc.). Beh tutta un'altra cosa. Gesù chiede di essere messo al primo posto rispetto al resto della vita.
Beh, devo dire che non diffiderò più dei libri "vecchi"...

"Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?»." (Gv 21,15)


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