13 giugno 2021

San Giuseppe: ma quanto c'è da dire?

 Sto leggendo un libro su San Giuseppe, scritto da padre Tarcisio Stramare, uno dei massimi esperti teologici di questa figura. Ed in effetti il testo prometteva bene, sia per la grafica accattivante, sia per lo spessore, ma anche per l'indice dei capitoli che pareva completo. Mi chiedevo come si potesse scrivere 600 pagine su s. Giuseppe... Poi ho cominciato a vedere che una parte erano elenchi di chiese dedicate a s. Giuseppe nel mondo, di associazioni ispirate al santo, di devozioni. Con gli elenchi si riempiono pagine, ma un elenco resterà sempre incompleto e da aggiornare...

Poi ho visto che le parti di riflessione teologica erano pochi concetti espressi in modi diversi. Giustamente: come si fa a fare una teologia elaborata su s. Giuseppe? Di per sè basta la Redemptoris Custos, l'esortazione apostolica di Giovanni Paolo II e si ricostruisce tutta la storia teologica sul santo.

Ma il momento più bello è stato ieri, quando ho scoperto 6 pagine che compaiono due volte in due capitoli diversi. Copia e incolla: identiche, tranne che per il titolo. E allora... 

"Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli" (Lc 3,23)



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