24 maggio 2021

Suez e il fortino assediato

 Sto leggendo un libretto niente male, anche come brevità, sulla crisi di Suez del 1956, in cui si ricostruiscono i motivi per cui si è arrivati a questa (qualcosa avevo visto anche nella serie The Crown). In entrambe le fonti si capiva bene che gli inglesi non si erano accorti che i tempi erano cambiati e che gli egiziani non reggevano più il dominio coloniale, anche molto subdolo e fine imposto dall'Inghilterra. Insomma: una rivoluzione annunciata e una crisi annunciata.

Mi veniva spontaneo da rapportarlo a oggi: quante cose sono cambiate nella società e quanto nella chiesa se ne tiene conto solo perchè c'è papa Francesco che rompe le scatole... Col senno di poi, esattamente come nella crisi di Suez, si dirà: certa chiesa italiana era proprio ottusa. Come ha fatto a non capire? 

Un esempio. Mentre si scatenano le polemiche sul gender tirando in campo tutte la apocalissi peggiori, non ci si accorge che in Inghilterra e altrove stanno già facendo marcia indietro. Perchè allora fare una crociata quando hai a disposizione degli argomenti inoppugnabili su cui far leva? Il fatto di aver resistito a non fare il passo che hanno fatto quei paesi, di per sè non vuol dire che hai fatto la scelta giusta: semplicemente che ti sei chiuso nel tuo fortino e hai sperato che altri ti tirassero via le castagne dal fuoco o che il "nemico" perisse per mancanza di rifornimenti. Altrimenti farai la fine dell'Inghilterra nella crisi del canale di Suez...

No, la guerra andava combattuta sul campo, non lasciandoti assediare.

"Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza  per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù." (1Mac 8,17-18)

Giuda Maccabeo rompe l'isolamento di Israele cercando nuovi alleati anche fuori dal solito giro...



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