23 maggio 2021

delirio di celebrazioni

 In due giorni c'è stata una concentrazione di celebrazioni che è stata una specie di ubricatura, anche se non tutte le ho seguite io. Messe, prime comunioni, funerali, battesimi, ammissione agli ordini di un seminarista con vespri solenni, confessioni. Di gente se ne è vista e di tutti i tipi. Dagli albanesi del battesimo che ricordavano gli italiani di vent'anni fa nei loro rapporti con la fede, alla gente assolutamente consapevole dei vespri, alla varietà delle messe, alla stranezza di certi funerali, alle prime comunioni decisamente composte e sentite, anche se per alcuni si sa che saranno il punto d'arrivo di un cammino. Insomma la chiesa oggi è veramente una accozzaglia di cose diverse, al punto che ogni celebrazione fa storia a sé.

Una cosa è certa: ogni celebrazione è un'occasione unica per far scoprire, riscoprire o per gustare (a seconda dei casi) la freschezza di una parola che attraversa i secoli ma che è sempre nuova...

"La tua parola, Signore, è stabile come il cielo" (Sal 118,89)



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