04 gennaio 2022

San Domenico Savio in Africa...

 In questi giorni abbiamo ospitato un sacerdote burundese, don Thierry, che ha scelto di venire da noi perchè devoto di S. Domenico Savio. Anzi, è incaricato nazionale del movimento degli Amici di S. Domenico Savio, che conta circa 6.000 persone. Ci ha raccontato come la devozione al santo non venga dalla congregazione salesiana, ma dal Belgio, attraverso un sacerdote della sua diocesi che ha fondato il movimento in Burundi. Accidenti, un colpaccio... Proprio nell'anno che avevamo deciso di dedicare alla riscoperta del patrono ecco un segno inequivocabile. Oltretutto lui sta scrivendo un libro su questa realtà e sulla devozione al santo così come si è sviluppata in Africa. Chissà se ci verrà restituita una immagine diversa di questo quindicenne. Ultimamente la tendenza è quella di renderlo contemporaneo anche con una iconografia francamente assurda. Non deve essere questa la strada: lui è dell'Ottocento e tale rimane, ma la sua santità deve avere qualcosa da dire anche dopo un secolo e mezzo.

"Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli  e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero." (At 19,1-3)

in questo caso il battesimo è giunto per vie strane a Efeso, come s. Domenico Savio in Burundi...


esempio di iconografia kitsch... povero...


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