28 novembre 2021

Avvento

 Chissà come mai ma l'Avvento è uno dei tempi liturgici più programmato. Forse perchè è l'inizio del nuovo anno e si ha voglia di nuovi propositi e di voltare pagina. Una parola che mi veniva per questa prima domenica di Avvento è quella di essere visionari, nel senso buono del termine. Vegliare per guardare oltre, per stare svegli mentre gli altri dormono nel tran tran di tutti i giorni. Essere visionari come Steve Jobs, come il banchiere Ennio Doris, recentemente scomparso, per il quale si sono sentiti di acquistare una pagina di Avvenire per una specie di necrologio, che però è più un programma di vita.

Essere visionari per non stare con i piedi per terra, perchè altrimenti c'è solo di che arrabbiarsi, semplicemente guardando alla sorte dei migranti alle porte dell'Europa. Essere visionari per riprendere a sognare e a costruire un po' di ideali, magari condivisi... Essere visionari, perchè i profeti come Isaia, profeta dell'Avvento sono visionari. Essere visionari per poter trascinare altri e non essere trascinati nella mischia.

Un programma interessante per l'Avvento che è iniziato...

"State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra." (Lc 21, 34-35)




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