Catechismo: la fatica del nuovo
Stiamo avviando il catechismo trasformato nel "grande gioco della patente" e dopo un anno di confronti, limature e correzioni pensavamo di essere ormai in discesa. Invece no. Cambiare orizzonte, cambiare abitudini, entrare nella logica del gioco abbandonando quella della scuola è complicato. Passo passo occorre spiegare, prendere in considerazione tutte le singole situazioni delle famiglie, tranquillizzare. Si percepisce che spesso c'è l'idea di voler stringere le redini e rendere più stringenti i criteri per i sacramenti, quando, al contrario, il gioco permette di prenderla più serenamente e di andare incontro a tutti. Soprattutto coloro che hanno iniziato in un modo faticano di più e qualcuno ha deciso di non iscriversi. Pazienza. Siamo consapevoli di essere sulla strada giusta ma i tempi sono solo più lunghi. E, bisogna dire, alla fine in genere l'atto è quello di aver fiducia e questo riempie di soddisfazione: in fondo siamo una comunità che ama sperimentare. Un'altra soddisfazione è che chi non ha i figli coinvolti e capisce cosa si sta facendo, è ben colpito. Speruma...
"E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi»." (Mc 2,22)
Etichette: catechismo
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page