26 marzo 2024

Riprendiamo il blog con... s. Giuseppe

 Dopo una lunga pausa di riflessione riprendo il blog. Ogni tanto ci vuole una interruzione per fare il punto e, come dice qualcuno, la musica è anche fatta dalle pause e non solo dalle note.

Ieri è stato proiettato un "cosiddetto" docufilm su san Giuseppe, dal titolo "Con cuore di Padre" e c'era la sala bella piena. Un bel segno di attenzione, anche se non ho visto bene chi c'era perchè sono arrivato all'ultimo minuto e mi sono messo in fondo. Dopo mezz'ora cominciavo già a guardare l'ora (durava un'ora e mezza) e ho resistito fino alla fine senza dormire. Bello, perchè parlare di tutte situzioni belle, in cui s. Giuseppe ha avuto un ruolo fondamentale in conversioni e scelte radicali. Ma non era un docufilm, perchè era un documentario bello e buono. San Giuseppe si è visto in cinque minuti: tutto il resto erano persone e gruppi che parlavano di lui. A questo punto uno si chiede perchè non lo si carichi su youtube per averne una diffusione ben più ampia e si faccia gli schizzinosi nella distribuzione, quasi fosse il capolavoro del regista dell'Oscar. Vabbé la scelta di centellinare la visione per aumentare il desiderio è una strategia molto antica e poi magari non si vuol ridurre un bel documentario alla spazzatura che circola sui social.

Alla fine però ti chiedi. Tutto qui? Il padre che ha 14 figli, il prete che impazzava da giovane nelle relazioni sessuali, l'ateo che si converte, l'artista che si riavvicina, il caso che viene descritto con i termini della chiamata del Signore. Non è che siano cose sbagliate, anzi. Ma parlano alle persone che già hanno quel linguaggio o parlano a coloro che si sono realmente convertiti. Ma la gente normale, quella che non è né atea, né depressa e che non coltiva il sogno di robe impossibili, possibile che s. Giuseppe non abbia nulla da dire? Aspettiamo un'opera in cui s. Giuseppe ci parli del suo lavoro, dell'oppressione subita dal potente di turno, della sua migrazione in Egitto, del suo ruolo di capofamiglia in una famiglia speciale e non sempre ordinaria. Per il S. Giuseppe che muore tra le braccia di Maria e Gesù per grande privilegio o che è puro in assoluto perchè non poteva essere peccatore avendo a che fare con gli altri due:  quello lo lasciamo all'agiografia.



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