24 febbraio 2024

Due anni di guerra

 Oggi è il secondo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina e questa sera in chiesa ci sarà l'incontro di preghiera organizzato dalla Caritas e dalla Pastorale della Salute. Penso che la riflessione più interessante sia quella di Avvenire che questa mattina scrive di quanto la guerra decida poco la pace, anzi l'allontani fino a quando si cede per sfinimento ed allora non è proprio una pace cercata. Nello stesso tempo lamenta che ci siano più energie spese per mandare armi che per iniziative diplomatiche, anche se molte sono andate fallite e che si sia restii ad avviare un vero e proprio progetto di difesa europeo: che sia di difesa e non di offesa. Insomma: la guerra a volte è inevitabile e bisogna prepararsi, ma solo per difendersi. Per il resto occorre moltiplicare gli sforzi diplomatici, senza farsi tentare dall'attesa che una delle due parti prevalga sul campo...

"Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei per noi o per i nostri avversari?». Rispose: «No, io sono il capo dell'esercito del Signore" (Gs 5,13,14a)



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