Senza funerale
In questi giorni in cui i funerali abbondano uno non c'è stato. Una signora relativamente giovane, membro di una famiglia conosciuta in zona e che non sempre economicamente se la cava, dopo aver sofferto di una malattia che l'ha poco alla volta portata via, è deceduta. Si aspettava di fissare il funerale e stamattina si scopre che non ci sarà nessun funerale, ma che sarà portata direttamente al cimitero. Per un verso ognuno è libero di fare ciò che vuole (e un funerale in meno è anche lavoro in meno). Per l'altro, essendo una persona di ambiente popolare, fa pensare:
- non tutta la famiglia è credente, anzi un fratello è decisamente ostile e può aver prevalso questa dinamica
- più precisamente il sospetto è la questione economica: portare la defunta in chiesa significa dover pagare per i portantini e questo magari non potevano permetterselo.
- nello stesso tempo non siamo stati avvertiti come è successo invece altre volte, altrimenti potevamo attrezzarci e andare là. Di nuovo: è perchè non hanno voluto (non mi sembra questo il caso), o perchè non ci hanno proprio pensato?
Il tema è questo: le persone di ambiente popolare, per le quali la fede potrebbe essere una grande risorsa, si stanno allontanando da essa? E, di conseguenza, la fede sta diventando d'élite?
"Tobia uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: «Padre!». Gli risposi: «Ebbene, figlio mio». «Padre - riprese - uno della nostra gente è stato strangolato e gettato nella piazza, dove ancora si trova». Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l'uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire." (Tb 2,3-4)
Etichette: fede popolare
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