Un giovane entra in seminario
E' un giovane della nostra parrocchia che entra in seminario in Perù, dove sta svolgendo la sua attività di volontario già da quasi due anni. Non si sa se completerà la sua formazione qui, né se andrà fino alla fine (non lo si può dire di nessun seminarista...). Insieme alla notizia che un altro "giovane" cresciuto qui e ora già di mezza età sta facendo il cammino per il diaconato mi sono detto: allora alla fine qualcosa di buono c'è nella nostra comunità... Non è che la bontà di una comunità di misuri dal numero di seminaristi o aspiranti diaconi (altrimenti le donne ne sarebbero escluse) ma sicuramente vocazioni di questo genere sono la punta dell'iceberg di qualcosa che c'è sotto. Soprattutto quando non si è mai data una vocazione che fosse frutto della vita di comunità da noi, uno non si aspetta nulla e non cerca nulla. Ma poi i segni arrivano e, comunque vada a finire, impegnano ad essere sempre più portatori della parola che salva.
"Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". " (Is 6,8)
Etichette: comunità, sacerdozio, vocazione
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