Bambini e fede
Ieri alcuni bambini sono intervenuti alla messa delle 11 per rispondere a qualche domanda sul Vangelo del giorno, dopo aver fatto l'incontro di catechismo. E si è scoperta l'acqua calda: la loro semplicità va all'essenziale e "edifica" gli adulti anche solo nel momento in cui sorridono delle risposte. Ma questa è precisamente la potenza del Vangelo. Dire che è per i semplici significa proprio dire quello: una immediatezza che non esclude la necessità di fare teologia e di pensare la fede, ma che è decisamente superiore alla brillantezza dell'organizzazione e del dogma. Se si procedesse su questo binario occorrerebbe fare una formazione spirituale ben diversa da quella che si ha come riferimento adesso e che a volte scambia la semplicità con la banalità e la sciatteria.
"Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti" (1 Cor 1,27)
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