31 luglio 2010

piergiorgio frassati

Mi sto interessando alla figura di Pier Giorgio Frassati, che trovo molto simpatico e con una sensibilità vicina alla mia, già solo per il gusto della montagna. Giorgio La Pira scrisse di lui: "Pier Giorgio che visita come confratello vincenziano le famiglie dei poveri e Pier Giorgio che milita nelle file di 'sinistra' del Partito Popolare sono lo stesso Pier Giorgio (...) il disegno abbozzato di una giovane esistenza che aveva Dio solo come luce, come vita e come orientamento è valso a rivelare a tanti il valore di una missione che la vita ha per tutti: inserire il cielo nella terra, la luce nelle tenebre, la grazia nella natura, la città di Dio nella città dell'uomo!".
Veramente leggendo la sua biografia si vede su quanti fronti fosse esposto, con quanto entusiasmo e dedizione nonostante la giovane età (muore a 24 anni nel 1925) e come tutto questo fosse possibile perchè aveva un fortissimo senso della primato di Dio e della sua presenza.
Chissà cosa succederebbe a ciascuno di noi se realmente prendessimo solo Dio come punto di riferimento...

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3 Commenti:

Alle 31 luglio 2010 alle ore 11:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho letto su un giornale un'intervista a Elvira de Witt -"sorella blog"-, una religiosa carmelitana olandese che ha un blog dal 2003 e chatta con i/le ragazzi/e che le scrivono e cerca di "reclutarli" nella Chiesa. Alla domanda se non sia maschilismo il fatto che nella Chiesa Cattaolica le donne non possano guidare una parrocchia, lei risponde: "No, scordiamocelo. La Chiesa é Madre e le donne possono dare più degli uomini, ma c'è una differenza. La donna porta tutto dentro di sé, come una madre pensa al figlio. Le manca il tempo che serve ad occuparsi a tempo pieno degli altri, mentre il prete -come fa nella confessione- cancella i suoi pensieri." Anche secondo me questa é la differenza! meditate gente, meditate!

 
Alle 5 agosto 2010 alle ore 11:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

ciao Dino! Non leggo il blog da un po', ma sono contento di averlo fatto ora... :)

Interessanti esempio e punto di vista quelli che proponi... prendere Dio come unico punti di riferimento vuol dire, secondo te, vivere quaggiù con il pensiero rivolto a lassù? Ovvero, vivere compiendo i doveri del nostro stato, qualunque esso sia, pensando a Dio e vivendo "insieme" a Lui, pensandolo e parlandogli? Non so se mi sono spiegato, non sono bravissimo ad esprimermi...

ciao!

 
Alle 5 agosto 2010 alle ore 15:18 , Anonymous don dino ha detto...

Non so, direi fare in modo che ogni cosa che si fa trovi in lui il motivo ultimo per farla. E ogni cosa che si decide sia decisa con la sua suprema ispirazione. Non è che se mi faccio la doccia lo faccio per Dio o su ispirazione divina... Però se leggo un libro piuttosto che un altro lo faccio non solo perchè mi piace di più o mi ispira di più, ma perchè mi apre il cuore. E quando il cuore si apre, la direzione è quella del crescere in sapienza, in umanità, in intelligenza, in affetto, ecc. ecc.
Ecco direi così.

 

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