24 giugno 2012

regole del gioco

Non si cambiano le regole del gioco mentre si gioca, lo si fa prima. Sembra tanto logico eppure in politica pare non lo sia. E così oltre a non riuscire a tirar fuori una legge elettorale che possa andar bene all'Italia (e non a questo o quel partito) anche ad Asti si prova a cambiare lo Statuto per passare da 8 a 9 assessori proprio mentre si deve provvedere alle nomine... Roba da chiodi.
John Rawls, un filosofo della politica deceduto recentemente, aveva proposto che per tirar fuori leggi fondamentali giuste e eque si dovesse immaginare che cosa deciderebbero i legislatori se si trovassero intorno ad un tavolino, tutti quanti (non la maggioranza) e si prendesse decisioni "dietro un velo di ignoranza", cioè senza sapere i vantaggi che da quelle leggi potrebbero venire alle parti in causa. :-)))) Un po' idealista no? Eppure la proposta non fa una grinza. La parte più bella, però, (o forse più patetica) è quando si trova una giustificazione razionale, morale o altro al cambio delle regole mentre si gioca: perchè 9 assessori e non 10? perchè 9 e non 8? Vediamo cosa succederà.

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