08 ottobre 2012

fede e vita

In due giorni ho avuto diverse occasioni per meditare sul valore della fede per la vita a partire da:
- cena con una persona che aveva perso sua madre alla quale era molto attaccata
- due battesimi con i bambini al centro dell'attenzione
- incontro casuale con un amico di vecchia data che esprimeva preoccupazione per i due figli intorno ai 20 anni
Per il tempo a disposizione, i dialoghi erano profondi e mi facevano capire che il futuro della nuova evangelizzazione in occidente sta qui. La capacità di ricomprendere tutti gli aspetti della vita (gioia, dolori, impegni e responsabilità, tempo libero) negli aspetti di maggiore profondità, aiutati dalla Parola di Dio. Non serve chiedere la partecipazione alla messa: come scrive Severino Dianich su Vita Pastorale di ottobre, la liturgia è il culmine e non il punto di partenza, anche se quasi tutti sono ancora battezzati. Serve invece mettersi al fianco di tutti e fare un pezzo di cammino, mostrando come questo sia più luminoso se impostato sulle esigenze del Vangelo.

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