13 novembre 2012

istituzione e carisma

Questa mattina a scuola durante il corso di sociologia stavamo parlando del rapporto tra istituzione e carisma e emergevano alcune riflessioni interessanti:
- perchè parlare sempre della crisi della Chiesa quando in parte si tratta di una crisi di tutte le istituzioni e del senso di appartenza ad esse? Molte delle critiche che si fanno alla Chiesa denotano non solo l'insofferenza verso di essa ma anche verso ogni genere di istituzione (per es. lo Stato)
- se la comunità cristiana risente di questa crisi istituzionale perchè continuare a proporre come rimedio ulteriori carichi istituzionali? Per es. consigli vari, organizzazioni parrocchiali e interparrocchiali, corsi di ogni genere, aggiunte di catechesi (ora anche per i bambini da 0 a 6 anni). Non bisognerebbe riscoprire il carisma delle origini e, di conseguenza, snellire l'istituzione?
- è vero che il carisma non garantisce continuità ed è instabile, ma è sempre un buon punto di partenza. Poi si cerca di organizzare e istituzionalizzare un minimo, quanto basta per dare continuità. E allora perchè criminalizzare momenti carismatici come Gmg e altro e caricarli a loro volta di cammini precostituiti "in preparazione" e "post"? Meglio stare sciolti ..
- ... (altro da aggiungere)

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