23 aprile 2013

il bambino e la morte

Durante la benedizione delle famiglie ho parlato con una famiglia in cui era morto improvvisamente il padre e il figlio più grande aveva allora pochi mesi (ora ha due anni e mezzo). Mi chiedevano consiglio perché lui era sempre irrequieto, nonostante gli avessero correttamente spiegato dove poteva essere suo padre. Alla fine si scopre che il problema sono i genitori del defunto che trasmettono al nipote il senso della morte come dramma e negatività, al punto che lui stesso non ha piacere a stare con loro e loro si ritrovano soli a rimuginare questa situazione, riconfermandosi nella loro negatività. Mi veniva in mente che il filosofo Heidegger diceva che il rapporto con la morte era ciò che rendeva la vita autentica o inautentica: veramente, bisogna fare sempre i conti con la propria morte o quella delle persone più care, senza dar nulla per scontato.

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