27 agosto 2013

il lavoro manuale nobilita l'uomo

Lo si può dire dopo una settimana di campo di lavoro con l'Operazione Mato Grosso in Val Rendena (Trentino). Far legna, decespugliare, rastrellare fieno, spostare tronchi, tracciare sentieri per 8 ore al giorno permette di distendere molto la mente e di non pensare troppo. Condizioni di vita essenziali: bagno nel fiume, tempi ristretti un po' per tutto, ampia concentrazione sul progetto di mandare soldi nelle missioni in America Latina. Si incontra gente di tutta Italia e non solo giovani: una militanza vera e propria come se ne trova poca nelle associazioni di oggi.
Restano i posti stupendamente belli, che rendono piacevole il lavoro. Come la cima Brenta sotto la quale abbiamo lavorato con gli addetti del parco.

3 Commenti:

Alle 27 agosto 2013 alle ore 18:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

bisognerebbe invitare più giovani per renderli partecipi di simili esperienze salutari

 
Alle 28 agosto 2013 alle ore 16:45 , Anonymous dino ha detto...

magari... ma penso che l'interesse per queste esperienze concrete e radicali cresca...

 
Alle 28 agosto 2013 alle ore 21:04 , Blogger Rué ha detto...

Anche se non l'ho mai fatto per qualcun altro, condivido pienamente.
Il lavoro manuale che chi abita in campagna come me, deve sempre affrontare, non solo nobilita l'uomo, ma aiuta anche a pensare meglio, proprio per il fatto che ti costringe a sentire una stanchezza maggiore di quella della testa.
quella rilassatezza è in realtà molto creativa e aiuta a pensare più "al noi" che "all'io".
Naturalmente poi dedicare il proprio lavoro agli altri come hai fatto tu, è decisamente più nobile!!

 

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