21 febbraio 2014

il messaggio del Qohelet

Sto rileggendo il libro del Qohelet con un commentario e sto riscoprendo qualcosa in positivo di questo libro biblico considerato scettico e distruttivo. In particolare in conclusione del cap. 2 (ma anche in 3,12-13.22; 5,18-20; 8,15; 9,7-10;11,9-10) c'è un invito a godere dei beni minimi della vita, considerati doni di Dio e a diffidare delle grandi imprese e dei grandi progetti (chissà cosa ne penserebbe Renzi...). E poi il commentario dice: "Qohelet ha compreso che la gioia non è un mezzo per raggiungere un fine più grande e vanaglorioso. I veri piaceri sono i più ordinari: sono i 'doni semplici' ".
E' un programma di vita, una ascesi quasi monastica ma vissuta nel mondo: niente progetti grandi e grandiosi, ma la vita di tutti i giorni, colta in tutti i suoi significati e alla quale non ci si tira mai indietro, neanche se sono gli altri a interpellarti.

1 Commenti:

Alle 25 febbraio 2014 alle ore 19:58 , Blogger Unknown ha detto...

Sono completamente d`accordo. Sono dell`opinione, seppur semplice, che la vita va vissuta attimo per attimo assaporando le cose piu`semplici della vita. La vita e`un dono di Dio e va rispettata e vissuta

 

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