25 febbraio 2016

passione educativa

Ieri sera in Cattedrale è intervenuto un rappresentante della fondazione don Lorenzo Milani, che ha fatto una testimonianza sulla scuola popolare, sul suo fondatore. A volte è bello sentirsi dire le cose come dovrebbero essere, anche se poi non si riescono a far andare così, altrimenti uno arriva a dimenticarsele e ad adeguarsi. Per esempio ero quasi arrivato ad assuefarmi al digitale e ancora adesso nel dibattito pro e contro sarei ancora schierato dalla prima parte. Ma ho capito ieri che il punto è un altro: la passione educativa che deve trasmettere chi educa. Il paragone efficace e "neoplatonico" è al bicchiere che una volta pieno non può che tracimare. Quella si trasmette sia attraverso il digitale che attraverso il non digitale...
Altra stilettata l'idea che siano le nuove generazioni a chiedere conto dei nostri valori e ad essere il banco di prova di quanto ci crediamo: è proprio così. A volte dietro la serietà si cela il nulla e dietro la sfrontatezza si cela la passione però lo si capisce solo quando si cerca di comunicare con i ragazzi e i giovani.
Due immagini: mio nipote che ascolta volentieri e un giovane scout con cui ieri ho fatto il cosiddetto "punto della strada" e che mi ha messo voglia di essere perfino un po' più rigoroso con me stesso o, come diceva Martini "mettere ordine nella propria vita"...

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