22 marzo 2016

storie di vita non letterarie

In questi giorni sto portando la comunione pasquale agli ammalati e ascolto molte vicende. A volte vere e proprie storie, come quella anziana signora vedova e ormai sola che racconta della sua giovinezza nella fatica dei campi, fatica che ora paga con la malattia che la obbliga in casa. Eppure il suo racconto non è triste: sembra fiera di raccontare un'intera esistenza senza molte alternative eppure fatta di relazioni, di lavoro, di vita in comunità. Oggi la definiremmo una vita da servi eppure per lei non era così. Al contrario mi vengono in mente vite da persone libere (nel senso che fanno ciò che vogliono) ma eternamente insoddisfatte. Oppure vite molto promettenti ma troncate presto, come quelle delle ragazze morte nell'incidente spagnolo.
Chissà come Dio guarda alla vita di ciascun essere umano... Forse veramente una vita sensata con meno opportunità è meglio che una vita piena di opportunità ma senza senso.

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