10 giugno 2016

roma è sempre roma...

Di ritorno dai tre giorni di pellegrinaggio giubilare a Roma con la Diocesi (toccata e fuga, per la verità) devo dire che è sempre molto significativo riandare alle origini della fede. Non è la stessa cosa starsene a casa e non è neanche la stessa cosa aprire porte Sante ovunque. No, l'unica porta Santa resta quella di Roma, dove Pietro e Paolo sono morti. Anche se si possono trovare pecche in ogni dove, sia nella città, sia nel Vaticano, sia nei pellegrinaggi misti a turismo, bisogna dire che non importa: Roma è sempre Roma.
Oltretutto abbiamo incontrato una guida turistica che in tre ore ci ha fatto innamorare dell'antica Roma e non ha avuto timore di parlare delle distruzioni dei monumenti pagani dei cristiani, simili alle distruzioni artistiche dei talebani e dell'Isis. E questo dà da pensare, ma non al punto da buttare il bambino con l'acqua calda: la fonte di umanizzazione che scaturisce dal Vangelo non ha eguali.

"La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma» " (At 23,11)

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