01 giugno 2016

amoris laetitia e discernimento

L'enciclopedia "Amoris Laetitia" (quasi un trattato sull'amore umano!) richiede tempo e pazienza. Ma quando si arriva alla parte cruciale del capitolo 8 allora si resta a bocca aperta. Per l'amarezza, coloro che vi cercano una norma precisa sulle situazioni di divorziati risposati, ecc. e non la trovano. Per la meraviglia, coloro che vi trovano una "rivoluzione": il superamento del valore delle norme in nome del discernimento. Non è una novità: il discernimento caso per caso è tradizione antica dei padri spirituali del deserto nei primi secoli. Solo che nel corso dei secoli trovavi il discernimento nei libri di teologia spirituale (che i teologi morali non studiavano) e le norme nei libri di teologia morale (che i teologi spirituali non studiavano). Al massimo nei libri di teologia morale si arrivava a parlare del ruolo della coscienza nell'applicare le norme ai casi concreti. Ora papa Francesco ha ricucito lo strappo: ferma la norma morale, essa non solo deve essere poi applicata al caso concreto (e questo lo può fare solo la propria coscienza) ma deve anche essere mediata dal sacerdote che discerne la coscienza dell'altro. Aiuto! Come si può pretendere di "discernere la coscienza dell'altro"? Appunto: chiedetelo ai padri spirituali che vi diranno tutto quanto c'è da sapere sul discernimento.
Effetti:
- i teologi morali sono spiazzati
- i teologi spirituali non si accorgono ancora della rivoluzione
- la gente non teologa ci capisce poco ma intende che un cambiamento epocale c'è
- coloro che sono coinvolti in situazioni irregolari sono rinvigoriti nella speranza
- i farisei di oggi, ligi alla legge, sono arrabbiati e si arrampicano sui vetri per dire che nulla è mutato. Infatti la dottrina morale non è mutata: è stata integrata nella cornice del discernimento spirituale.



"Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!»" (Mc 10,20-21)

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