23 ottobre 2016

la grazia dei profughi

Oggi ho partecipato al pranzo della Caritas insieme ai ragazzi richiedenti asilo politico e i volontari che ruotano intorno a loro. Era un po' che non frequentavo questo ambiente e ha fatto bene al cuore vedere tanto entusiasmo e anche tanto calore. Ma cosa mi ha colpito e al quale non avevo mai pensato è stato il commento di un imprenditore agricolo che ha assunto uno di loro e che mi ha detto che con la grinta che tanti di loro anno i giovani italiani saranno messi in difficoltà. Dunque non tanto il fatto che accettano tutto, quanto la grinta. Stessa storia il commento di una maestra per bocca di una volontaria che ha commentato che l'inserimento di una bambina pakistana ha dato benefici a tutta la classe.
Insomma: il benessere fa arrugginire la grinta... Insomma: forse l'Italia saprà tirarsi su grazie a tutti costoro che mettono una marcia in più. O forse è troppo ottimismo?

"Giacobbe si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni" (Gn 29,30)

p.s.: la grinta di Giacobbe e l'amore per Rachele sono più forti dei sette anni di lavoro aggiuntivo che deve fare presso Labano.

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