21 ottobre 2016

quando l'imparzialità è un vago desiderio

Ho assistito ieri sera ad un incontro con un deputato ex-ministro, invitato per illustrare i contenuti del prossimo referendum. Alla fine me ne sono uscito un po' arrabbiato, dopo aver fatto anche un intervento da arrabbiato. Fosse stato parziale, almeno la cosa era chiara a tutti e tutti ne prendevano atto, regolandosi di conseguenza. Ma il far finta di essere imparziale pur essendo fazioso è una cosa meno tollerabile, perchè non tutti se ne accorgono. Da cosa si riconosce la faziosità? Dal fatto che se mi invitano per presentare i contenuti del referendum io devo prima di tutto dire di che cosa si tratta e quali effetti avrebbero nel caso in cui il referendum passasse. Poi in secondo luogo proverei a immaginare i punti di forza e i punti di debolezza della proposta. Infine posso anche sbilanciarmi a dire come la penso io, visto che intervengo da esperto e non da notaio e forse la gente si aspetta, in un tema così complicato, di essere un po' illuminata. Oltretutto se sei docente universitario dovresti saperlo come si insegna.
Ma se insinui, metti l'accento su alcuni dettagli senza spiegare l'essenziale e due terzi del tempo a tua disposizione lo usi per parlare di come si è arrivati al referendum, allora nella migliore delle ipotesi sei un incompetente e nella peggiore plagi la gente.
Peccato, da un cattolico dichiarato uno si aspetterebbe un po' più di trasparenza e professionalità.

"Sia il vostro parlare sì sì, no no, il di più viene dal maligno" (Mt 5,37)

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page