11 novembre 2016

tra buddismo e cristianesimo

Ieri durante la benedizione delle famiglie ho parlato con una persona di ambiente popolare che ha avuto un percorso spirituale tutto suo. Dopo la perdita dolorosa del fratello ha abbandonato la fede (una fede di tradizione). Poi si è accostata al buddismo e l'ha sposato in pieno, diventando anche attiva all'interno del movimento. Ricordo qualche anno fa che mi spiegava di non ritenersi fuori dal cristianesimo perchè il buddismo è inclusivo e ricordo che mi aveva pure passato qualche libro. Questa volta invece era reduce da un pellegrinaggio a Medjugorie, che l'ha colpita parecchio ed è stata spinta a tenere insieme la preghiera cristiana è la pratica buddista. Ora lei si sta interrogando se il passaggio al buddismo non sia solo stato temporaneo per non perdere del tutto il rapporto con la fede e poi riaccostarsi al cristianesimo. Certo che se così fosse si avrebbe la prova "mistica" della superiorità del Dio cristiano sulla religione buddista, via legittima però più parziale, alla Verità.
Detto così, però non è una bella cosa, ma fa comunque pensare.

"Da tutte le nazioni venivano per ascoltare la sapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra, che avevano sentito parlare della sua sapienza" (1Re 5,14)

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