12 maggio 2017

seminario

Questa sera ci sarà la festa del seminario e come coro andremo a cantare. In questi giorni si stanno concludendo i corsi scolastici in seminario. Mi sono trovato a pensare a coloro che ci vivono e che si formano a diventare sacerdoti e non riesco a togliermi di dosso l'impressione di essere sul Titanic mentre si organizzano le feste serali e mentre si discute su che abiti indossare o si dibatte sulle vicende di cronaca di un secolo fa. C'è solo una differenza rispetto al Titanic: qui le scialuppe ci sono per tutti, basta solo salirci sopra. Si preferisce però stare sul Titanic, perchè è più bello, è grandioso, è il vanto di chi l'ha costruito, ecc. ecc. Cercare nuove vie più umili e più sostenibili (in tutti i sensi) viene scambiato come atto di sfiducia verso il Signore che, si dice, "non smette di chiamare al sacerdozio". Ma nessuno può sapere "quanti" ne chiama in un determinato contesto storico: magari ne bastano pochi. E intanto il Titanic va...

"Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta»" (Mc 13,1-2)

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