12 aprile 2017

neve, neve, neve

Sono tornato a Pian Marchisio sopra Roccaforte Mondovì ma ancora una volta la neve mi ha impedito di arrivare al rifugio e, tantomeno, al passo delle Saline. Però sono riuscito ad attraversare il piano e la fragranza dell'aria mi ha ricordato la fragranza di una vita interiore non inquinata da risentimenti, sensi di colpa, pregiudizi, obblighi di legge. La libertà che la fede cristiana ci consegna è talmente grande che fanno sorridere coloro che la trasformano in una precettistica...

"Dell'amore del Signore è piena la terra" (Sl 33,5)

6 Commenti:

Alle 13 aprile 2017 alle ore 09:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Nel testo del salmo 33 nella versione CEI 2008 è "dell'amore del Signore è piena la terra", ma in quello CEI del 1974 si trova "della grazia del Signore è piena la terra"!
Anche se sinonimi, qual'è meglio?
cfr: http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Sal%2033&Versione_CEI74=1&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=2&VersettoOn=1

 
Alle 14 aprile 2017 alle ore 17:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giro la domanda a un biblista, perchè finché è greco o latino posso cavarmela, ma quando il testo originario è in ebraico... no...

 
Alle 19 aprile 2017 alle ore 09:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il biblista ufficiale risponde che in ebraico c'è "hesed" che in senso stretto significa misericordia o benevolenza. Perciò "amore" è il termine più vicino, perchè "grazia" è più termine tecnico teologico.

 
Alle 19 aprile 2017 alle ore 15:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

bene, grazie, però io ho trovato in questa pagina
http://www.atma-o-jibon.org/italiano7/un_mondo_di_grazia1.htm
delle note molto interessanti sulla traduzione del termine ebraico "chesed" ( e non "hesed") con grazia... <>
E' molto interessante: vai a leggere tutto il testo.
grazie, comunque, della ricerca!

 
Alle 19 aprile 2017 alle ore 15:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

m'ha cancellato un pezzo di testo che avevo chiuso tra le virgolette...questo:
"Grazia", in ebraico chesed, è infatti la parola-chiave del libro dei Salmi. Delle 245 attestazioni complessive del termine, nella Bibbia ebraica, più della metà (127) si registrano nel Salterio. Se ci volgiamo poi al derivato chasid ("grazioso", "benevolo", ma io traduco anche "santo") le ricorrenze salmiche sono addirittura 25 su 32. Perciò, per tentare di delineare una teologia dei Salmi, sarebbe sufficiente mettere a fuoco questo concetto basilare, perché è quello che meglio di ogni altro esprime e riassume il rapporto uomo-Dio nel Salterio.
Questo rapporto si fonda appunto sulla "grazia" o benevolenza divina nei confronti degli uomini. Come altri importanti termini ebraici a forte connota zio ne teologica, neppure chesed è di facile traduzione. lo rimango ancorato all'equivalenza tradizionale (il latino gratia), benché i moderni preferiscano magari altre soluzioni, e il Dizionario Teologico dell'Antico Testamento curato da Jenni e Westermann proponga, ad esempio, "bontà". Più importante che stabilire equivalenze, tutte più o meno inadeguate, è cercare di afferrare il concetto, quale emerge dall'uso del termine nei vari contesti.

tratto da: UN MONDO DI GRAZIA
Letture dal midrash sui Salmi Midrash Tehillim
Jerusalem, 28 dicembre 1993
Introduzione, traduzione e note
a cura di Alberto Mello, monaco di Bose

EDIZIONI QIQAJON 1995
COMUNITÀ DI BOSE

 
Alle 23 aprile 2017 alle ore 08:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

ottima ricerca. La riferirò al biblista

 

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