06 ottobre 2017

partenza

Ieri sera è stata davvero speciale. Mi trovavo su una spiaggetta di Arenzano a celebrare messa con una canoa rovesciata come altare e la luce delle torce. Davanti a me una trentina di giovani scout di Arenzano mentre uno di loro "prendeva la partenza", cioè dichiarava concluso il cammino scout, facendo proprie le scelte di servizio, politica e di fede che lo scoutismo comporta. Lui aveva partecipato ad un campo di orientamento a gennaio scorso in Valsusa che lo aveva cambiato molto (anche a detta dei suoi amici e responsabili ieri sera) e per questo aveva chiamato me per celebrare la messa della partenza. Poi normalmente al termine di tutto uno prende lo zaino e parte a piedi lasciando gli altri: lui è partito in canoa nel mare scuro. La suggestione era veramente alta e la sacralità del momento si palpava.
Non sono solo gli scout a partire: tutti siamo chiamati continuamente a partire per nuovi lidi, portando qualcosa che ci ha impreziositi e ci ha fatti arrivare fino ad un certo punto, chiedendo poi di spiccare il salto.
Anch'io farò una "partenza": avendo perso il cellulare proprio ieri sera, se non lo ritrovo sulla macchina di coloro che mi hanno accompagnato, non lo ricomprerò proprio più. Essendo il quarto che perdo, mi sembra un segno molto evidente del possibile divorzio. Beh una partenza un po' sui generis... però si lascia un intero mondo...

"Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi" (Lc 10,1)

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