la legge non perdona
Durante la benedizione delle famiglie ieri sono andato nelle case popolari e ho incontrato un detenuto in semilibertà che deve scontare un residuo pena di quand'era ragazzo e faceva lo scemo allo stadio. Lui ora ha quarant'anni e lavora in Inghilterra, dove risiede da tempo: ha dovuto lasciare tutto per venire in carcere. Fortuna, dice lui, che in Inghilterra ha potuto prendere aspettativa e quando avrà finito, recupererà il lavoro.
Ben strana la giustizia umana: ti fa pagare fino all'ultimo, se sei poveraccio e invece non riesce a far pagare a coloro che "rubano" vestiti con giacca e cravatta.
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!" (Mt 23,23-24)
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