17 settembre 2018

dipende dai punti di vista

Stamattina a Prima pagina su Raitre è stato presentato un articolo di Alessandro Campi, ma non ho colto da quale giornale che parlava della difficoltà delle sinistre di trovare un linguaggio nuovo per opporsi ad una situazione che è decisamente mutata. Il succo era: dato che non fanno lo sforzo di capire la gente, ricorrono alla terminologia del XX secolo.Attenzione ai fascismi, attenzione ai piccoli Mussolini, ecc. Nella stessa rassegna stampa si presentava un articolo di Marcello Veneziani, noto opinionista di destra, che facendo leva sugli stessi argomenti affermava: sarebbe un po' come dire che i "migrantisti" sono i nuovi comunisti, visto che cercano di salvare il nuovo proletariato mondiale dalle grinfie del capitalismo. Vabbè tutto discutibile. 
Ma più tardi mi è balzata un'immagine su cosa vuol dire "cambiare punto di vista". Io non ho mai dato soldi ai tossici che in stazione a Torino li chiedevano, sapendo bene che cosa ne avrebbero fatto. Nè ai rom che chiedono elemosina per strada, sapendo che è una professione. Quando due settimane fa insieme al giovane che sta cercando di cambiare vita siamo andati a Porta Nuova, lui ha dato un euro ad un tossico che chiedeva, dicendogli di prendersi un caffè. E vabbè. Venerdì dopo ero di nuovo con lui in via Po e un rom chiede e la presenza dell'altro mi fa cambiare idea e gli dò qualcosa. Lui mi dice: "Io non gliel'avrei mai dato..." E io rispondo: "Neanch'io... ma tu mi hai influenzato perchè la settimana scorsa hai dato quelle monete a quel tossico. E lui di rimando: "Sapevo benissimo che non avrebbe preso nessun caffè, ma se è disperato e non tira su la somma magari si mette a scippare una povera anziana e magari le fa pure del male. Invece i rom vivono da poveracci ma ce l'hanno nella cultura il chiedere elemosina, salvo poi possedere dell'oro così massiccio che nessuno se lo aspetterebbe..:"
Mi ha cambiato i connotati e le coordinate... Io ero più duro verso i tossici, perchè se lo sono scelto loro e molto più possibilista verso i rom, che sono emarginati e ora lui mi cambia le carte in tavola. Non so cosa farò la prossima volta però:
- non ragionare a categorie, ma persona per persona, senza giustificare o condannare nessuno per il solo fatto che appartenga ad un determinato gruppo
- possiamo pensare che verso i rom ci sono troppe cose che tolleriamo in nome dell'accoglienza e della cultura ma che sia uno dei quegli argomenti che scatena proprio le classi popolari contro ogni discorso sull'accoglienza?

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