04 novembre 2018

il comandamento più grande

Oggi il Vangelo è sul comandamento più grande, dell'amore a Dio e al prossimo. Ieri sera mentre ero con i ragazzi sono stato chiamato d'urgenza al pronto soccorso per un signore che era in fin di vita e che io conoscevo per la benedizione delle famiglie, dato che lui, essendo cieco, non poteva uscire di casa. Due cose mi hanno fatto capire il comandamento più grande applicato alla  pratica. La prima era che non voleva nessun prete se non me: eppure io mi ero limitato a parlargli insieme una volta all'anno e, amando lui scherzare, a fare qualche battuta. Eppure evidentemente basta poco, anche se non intenzionale... La seconda era che la persona che lo seguiva non si limitava a fare il suo lavoro: ieri era in lacrime al suo capezzale. E' possibile fare le cose per amore.
Qualcuno mette in primo piano il valore del sacrificio: quando soffri per le cose che fai è come se portassi la croce e questo è un valore in sè. Ma proprio il Vangelo smentisce questo: "Allora lo scriba gli disse: (...)  amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».  Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». Perciò il comandamento più grande è il fare le cose con amore, da cui può derivare il sacrificio, ma non il sacrificio in sé.

"Qual è il primo di tutti i comandamenti?" (Mc 12,28)

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