18 febbraio 2019

L'Italia buona e silenziosa

Di ritorno dal convegno di Caritas e Migrantes a Sacrofano sull'impegno per le migrazioni, durante il quale c'è stato anche la messa col Papa (era proprio a venti metri da me... e gli ho stretto la mano..), la sicurezza interiore era questa: c'è un'Italia di gente come si deve, che fa cose grandiose, anche controcorrente e non si fa sentire. Poi c'è un'Italia di gente poco raccomandabile, grezza e piena di odio e poi c'è la stragrande maggioranza di gente che non sa che fare e pensare. I social rimandano l'idea che siano tutti contrari ai migranti, ma la "zona grigia" che ieri era favorevole all'accoglienza, oggi è contraria, domani può spostarsi su posizioni più umane. Dipende da come prenderemo sul serio le loro paure senza schernirle e da come la minoranza di gente perbene saprà farsi notare, senza seminare altra violenza verbale.

"Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi: 
ma come pula che il vento disperde; 
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, 
né i peccatori nell'assemblea dei giusti." (Sl 1,1-5)

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