
Un'altra scappata al cinema ieri sera per vedere
La Favorita sulle vicende di corte al tempo della regina Anna Stuart a inizio 1.700. Si fa un po' fatica a vederlo talmente lontana è la sensibilità e i valori di quell'epoca rispetto ai nostri. Ancora una volta, come nel film
Anna regina di Scozia qualche decisa fuga in avanti tutta da dimostrare: in quello era l'amore omosessuale, in questo l'amore lesbico. Ma tant'è: l'impressione è che si debba per forza pagare la tassa della modernità accettando queste incursioni. Non sono un critico cinematografico per disquisire sul film: posso solo pensare che mi fa tanto piacere vivere in democrazia, anche se imperfetta, vivere in un momento in cui i rapporti sono diretti e non mediati da troppo protocollo e vivere in un momento in cui il valore e i diritti delle donne, nonostante tutti i problemi, le ha tirate fuori da quegli ambienti descritti nel film.
"Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò" (Gen 1,27)
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