01 marzo 2019

Figlio unico

Ieri passando in una famiglia per la benedizione ho trovato una madre che tratteneva le lacrime pensando al figlio emigrato in Francia per lavoro. Non che qui non lo trovasse, ma ci teneva proprio a stare all'estero e alla scuola di specializzazione che c'era là. Figlio unico. Mi sono passate davanti tante immagini: il figlio unico sul quale si riversano tutti gli affetti, il figlio dell'Europa che si sposta all'estero come se fosse a casa propria, il figlio di una Italia miope che sembra più preoccupata di chi arriva in Italia che di chi se ne va. Nel giro di sessant'anni ci sono stati cambiamenti che in altri tempi si sarebbero spalmati su secoli e molte persone hanno dovuto mostrare uno spirito di adattamento superiore alle proprie capacità. Se uno prendesse sul serio le mozioni dello Spirito Santo, dovrebbe essere pronto alla novità quasi ogni giorno.

Il Signore disse ad Abram:
«Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò. (Gn 12,1)

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