07 aprile 2019

oratorio multietnico

Incisione del 1812:
un luddista guida l'attacco
ad una fabbrica 
Mentre ieri pomeriggio guardavo i numerosi ragazzi presenti in oratorio (almeno una trentina) mi facevano sorridere tante polemiche sui migranti e gli stranieri. Almeno la metà erano stranieri: Moldavia, Marocco, Eritrea, Albania, Romania e altre nazioni non ben identificate. Eppure giocavano tutti insieme divertendosi un mondo: è ovvio, perchè si conoscono già, frequentando le stesse scuole. Lo ius sanguinis assomiglia ormai alla ricerca vana della pura razza ariana (che non esisteva) e coloro che sono rabbiosi contro la presenza di stranieri tra noi mi sembrano i luddisti: coloro che nel XIX secolo distruggevano i telai industriali,considerati responsabili della disoccupazione e degli stipendi più bassi. Non è che te la prendi con loro: ti fanno un po' compassione.

"Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell’aglio. Ora la nostra gola inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna»." (Num 11,5-6)





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