l'Europa che non c'è

C'è anche l'aspetto positivo. Dice che l'Europa non fa strada nel mondo per l'economia (non gliene frega niente a nessuno fuori Europa) ma perchè è una zona di "diritto", in cui c'è l'assoluto rispetto teorizzato (anche se non sempre praticato) della sacralità del singolo essere umano "in astratto", cioè a prescindere da chi esso sia. Pertanto il grande antieuropeismo non è il prendersela con Bruxelles (che è tipo il bimbo che litiga per il giocattolo che i suoi gli hanno momentaneamente tolto), ma il fare discriminazioni a seconda di chi sei (es. se sei migrante politico o economico, se sei migrante ingegnere o poveraccio). Bella tesi e plausibile. Ancora una volta a dimostrazione che la gran parte del dibattito pubblico sull'Europa è fuffa.
"Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviare verso la maggioranza, per falsare la giustizia." (Es 23,2)
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